Le caratteristiche dei vini da dessert
Il dolce arriva sempre alla fine del pasto coronando tutto quello che abbiamo mangiato sino a quel momento. Scegliere il giusto vino da dessert è perciò importante per chiudere pranzo o cena in bellezza. Ne esistono diversi tipi, che si differenziano per sapore, genere di produzione e provenienza. Alcuni esempi delle principali tipologie sono: passiti, liquorosi, aromatizzati, spumanti e vini fermi dolci.
La lavorazione dell’uva per vino da dessert
La tipologia e la lavorazione dell’uva è fondamentale per ottenere un buon vino da dessert. Lo zucchero contenuto nell’acino è la principale fonte di dolcezza, ma ogni tipo di vino sarà lavorato in maniera diversa. I vini passiti sono cosi chiamati perché vengono prodotti con un’uva detta “appassita”: questa, raccolta in ritardo rispetto al periodo della vendemmia tradizionale, matura abbastanza da far evaporare l’acqua concentrando gusto e zucchero in ogni chicco. Può anche essere appassita dopo il raccolto, con processi di ventilazione o tramite essicazione al sole. Gli spumanti dolci invece richiedono una doppia fermentazione: la prima per la produzione del vino base e la seconda per la presa di spuma. Gli altri vini da dessert si avvalgono di aggiunte di alcol, spezie, mosto d’uva e aromi per raggiungere il giusto grado di dolcezza.
A ogni dessert il suo vino dolce
La regola fondamentale prevede che un vino debba essere dolce quanto o più di ciò che si sta mangiando. I dolci che si sposano con un vino dolce e passito sono tutti quelli a base di pasta frolla o paste lievitate, come biscotti e crostate. La maggior parte dei dessert al cucchiaio invece, trova negli spumanti dolci il proprio compagno. Tra gli abbinamenti più apprezzati fra vini e dessert troviamo sicuramente: la coppia tradizionale formata dai cantucci e vin santo; quella classica fra il panettone e il moscato d’asti; e infine, i dolci al cioccolato, sia secchi o cremosi, sono esaltati dal particolare Barolo chinato.
Barolo chinato e cioccolato: un gusto dolce-amaro
Uno dei matrimoni più riusciti tra vino e dolce è quello formato dal Barolo chinato e dal cioccolato fondente. Il barolo chinato prodotto da Marcarini matura per 12 mesi in botti di rovere; durante la sua fermentazione vengono aggiunti zucchero e diverse erbe aromatiche tra cui la China calisaia che dà il nome a questo vino. Il gusto dolce – amaro che ne deriva, con le sue note speziate, lo rende perfetto per essere accompagnato al cioccolato fondente (almeno al 60-80 %) e a dolci ricchi di cacao. Anche all’olfatto il barolo chinato risulta piacevolmente complesso: note fruttate, speziate e floreali si uniscono fra di loro in un armonia dolce e decisa che ben si abbina ai profumi di numerosi dessert.
